A cosa serve un logo? Perchè dovresti scegliere un graphic designer per aggiornare la tua brand identity e creare un logo riconoscibile per il tuo business? In questo nuovo articolo di blog ti parlo dell’importanza del logo per PMI e per qualsiasi azienda.
Mi presento: sono Sara Dazzani, titolare di Studio Wolfdazz a Verona. Sono una web designer freelance che si occupa di creare loghi personalizzati, brand identity coerenti con il business di riferimento. Qui trovi tutto ciò che possiamo fare insieme.
Logo: cos’è e a cosa serve
Un logo non è un dettaglio grafico, e non è nemmeno un semplice simbolo: è l’essenza visiva di un brand. Racchiude in pochi segni l’identità, i valori e l’anima di un’azienda. Quando è ben progettato, diventa un ponte immediato tra chi sei e come vuoi essere percepito. Perché un logo conta così tanto?
- È il tuo segno distintivo. Il logo è ciò che ti rende riconoscibile a colpo d’occhio.
- Racconta chi sei. I colori che scegli, le linee che disegni, i caratteri tipografici che usi non sono mai neutri: comunicano emozioni, tono di voce, personalità.
- Funziona ovunque. Dal sito web a una penna personalizzata, un logo deve essere versatile e coerente. È questo che assicura continuità e solidità all’immagine del tuo brand.
- Inspira fiducia. Un marchio curato, con un logo ben costruito, trasmette professionalità. E le persone tendono a fidarsi più facilmente di ciò che appare solido e ben definito.
A cosa serve un logo? Sicuramente a identificare, comunicare, memorizzare e dare credibilità. Non è un semplice disegno: è una strategia visiva, il primo contatto con il pubblico, e un investimento nella percezione del brand.
Come diceva Massimo Vignelli: “The life of a designer is a life of fight: fight against the ugliness.”
Logo per PMI: perchè affidarsi ad un graphic designer?
Nel 2002 la Stanford Web Credibility Research pubblicò uno studio molto interessante: il 75% dei consumatori dichiarava di giudicare l’affidabilità di un’azienda dal design del suo sito web.
Un sito web curato, coerente e ben progettato non è solo una vetrina digitale, ma diventa un biglietto da visita che trasmette professionalità e solidità. Al contrario, un design trasandato può minare in pochi secondi la fiducia di chi visita la pagina, indipendentemente dalla qualità reale del prodotto o del servizio offerto. Il logo, in questo contesto, gioca un ruolo fondamentale. Ti sarà utile per:
- Distinguerti tra i competitor locali. Il logo è il primo elemento visivo con cui entreranno in contatto i tuoi clienti.
- Creare una presenza riconoscibile online. Le pmi hanno bisogno di un logo e di un’identità grafica per comunicare sui social media, sul sito web e sul proprio e-commerce.
- Trasmettere professionalità e fiducia. I consumatori associano un’identità visiva curata alla serietà dell’azienda. Anche una piccola impresa che ha un logo professionale appare più affidabile e strutturata. E così facendo si crea un legame duraturo con il cliente.
- Veicolo di coerenza nella comunicazione. La brand identity diventa il filo conduttore tra tutti gli strumenti di comunicazione: sito web, social, volantini, packaging, email. Garantisce che il messaggio del brand arrivi in modo coerente e riconoscibile.
Come visto, per le piccole aziende e per le pmi, avere un logo significa essere riconoscibili, apparire affidabili, creare coerenza e costruire fiducia. A questo proposito vorrei citare una persona d’ispirazione durante il mio percorso di graphic designer e web designer: Paul Rand. Lui stesso diceva: “Design is the silent ambassador of your brand.” Questo ribadisce quanto sia importante investire in grafica e design per parlare in modo chiaro e coerente ai clienti.
Loghi minimalisti: gli esempi di Chanel e Gucci
Quando si parla di loghi minimalisti nel lusso, non si possono non citare Chanel e Gucci. Entrambi hanno scelto la via della semplicità, con approcci diversi.
- Il doppio “C” di Chanel è puro rigore: due lettere speculari che si intrecciano e diventano subito riconoscibili, senza bisogno di colori o orpelli. È un logo che vive di simmetria, pulizia e forza visiva.
- Gucci invece gioca con la doppia “G”, trasformandola non solo in monogramma, ma in pattern, motivo decorativo che riveste tessuti, accessori e packaging. Qui il minimalismo si intreccia con la ripetizione, fino a diventare tessuto identitario.
Cosa hanno in comune? L’essenzialità. Bianco e nero, forme semplici, leggibilità assoluta.
Da graphic designer e web designer freelance, quello che trovo affascinante è la loro capacità di raccontare storie senza dire una parola. Il mio parere? Il minimalismo nel branding è una scelta coraggiosa, perché non ti puoi nascondere dietro dettagli superflui. O funziona, o non funziona. Chanel e Gucci hanno dimostrato che, quando la forma è forte e coerente con i valori del brand, basta davvero poco per diventare iconici.

Esempi di logo di successo: Coca-Cola
Se c’è un logo che tutti conoscono, ovunque nel mondo, quello è il logo di Coca-Cola. Creato nel 1886 da Frank M. Robinson, contabile del fondatore John Pemberton, nasce con un’idea semplice: usare la scrittura corsiva Spencerian, molto diffusa negli Stati Uniti a fine Ottocento, per dare un tocco elegante e dinamico al marchio.
Quel tratto fluido e continuo trasmette ancora oggi movimento ed energia, quasi a evocare le bollicine di una bibita frizzante. Il rosso intenso, introdotto successivamente e diventato parte integrante dell’identità, amplifica la forza emotiva del brand: passione, vitalità, convivialità.
Ciò che colpisce, da designer, è la sua straordinaria coerenza: in oltre un secolo, il logotipo ha subito aggiustamenti, semplificazioni e adattamenti ai media digitali (come nel 2007, quando furono ridotti gli orpelli grafici per renderlo più leggibile online), ma non ha mai tradito la sua essenza. È sempre rimasto “lui”: familiare, riconoscibile, inconfondibile.
La lezione più grande che il logo Coca-Cola ci lascia è questa: quando un design riesce a legarsi a emozioni universali e a un immaginario collettivo, diventa eterno. Non servono continue rivoluzioni, basta custodire l’identità originaria e farla evolvere con coerenza.
Il mio parere? Coca-Cola ha creato uno dei loghi più potenti della storia perché è un’esperienza, un ricordo, quasi uno stato d’animo. Ed è questo che rende un logo davvero immortale.

Esempi di logo di successo: Alitalia
Nel 1967 Alitalia decise di rivolgersi a Landor Associates, l’agenzia fondata da Walter Landor e già allora punto di riferimento mondiale nel branding. L’obiettivo era chiaro: dare alla compagnia di bandiera italiana un’identità visiva capace di raccontare modernità, tecnologia e prestigio internazionale.
Il team di Landor creò un logotipo che è rimasto nella memoria di tutti: linee pulite, geometriche, e quella “A” stilizzata che richiamava la coda di un aereo. Un dettaglio semplice, ma geniale, che sintetizzava in un colpo d’occhio il mondo dell’aviazione e il carattere innovativo della compagnia.
Quel logo fu introdotto ufficialmente nel 1969 e, con piccoli aggiustamenti, ha accompagnato Alitalia per quasi quarant’anni. Solo nel 2005, l’agenzia Saatchi & Saatchi ne curò un restyling, cercando di aggiornarne l’immagine ai tempi. Ma la forza del disegno originale era tale da resistere a ogni cambiamento. Non a caso, nel 2015, Alitalia tornò a chiamare Landor per un nuovo aggiornamento dell’identità.

Logo Alitalia: 3 elementi distintivi
Il logo di Alitalia si distingue per 3 elementi principali:
- Tipografia geometrica: la struttura del logotipo rispecchia il settore di riferimento. Le forme geometriche pulite e moderne danno sicurezza e precisione e mettono in evidenza l’eccellenza della compagnia aerea.
- Colore: come la maggior parte delle compagnie di bandiera nazionali, anche Alitalia racchiude nel suo logo i colori della bandiera italiana. Questi servono ad enfatizzare l’identità nazionale e a rendere riconoscibili gli aerei della compagnia.
- Semplicità: grazie al suo design, il logo è riconoscibile e attuale.
Proprio quest’ultima caratteristica ha contribuito a rendere il logo un esempio di successo per la sua coerenza. Anche dopo il restyling del 2005 e l’aggiornamento del 2015, gli elementi distintivi del logo originale di Alitalia sono stati preservati, mantenendo intatta l’identità visiva e la brand identity della compagnia.
Crea la tua brand identity con un graphic designer freelance
Per le grandi aziende come per le PMI, il logo è il primo biglietto da visita: definisce la percezione, trasmette professionalità, crea fiducia. Investire in un’identità visiva curata significa scegliere di essere coerenti, riconoscibili e competitivi in un mercato sempre più saturo di stimoli visivi.
Da web designer freelance e titolare di Studio Wolfdazz a Verona, ho visto moltissime aziende sottovalutare il potere di un’identità visiva chiara e forte. Creare o aggiornare un logo non è solo un esercizio estetico: è un atto strategico. Ogni linea, ogni colore, ogni carattere tipografico racconta qualcosa del brand, trasmette emozioni e costruisce relazioni con il pubblico.
E se oggi ti stai chiedendo se il tuo logo racconti davvero la tua azienda, forse è il momento di fermarti a riflettere. Un logo può aprire porte, creare relazioni e rendere memorabile un brand.
Vuoi un logo che ti rappresenti davvero e che parli al tuo pubblico? Parliamone: insieme possiamo trasformare la tua identità visiva in uno strumento potente di crescita e riconoscibilità.